Chi è l’idiota che ha proibito la sigaretta elettronica in treno?
Chi sarà l’imbecille che ha introdotto la proibizione di fumare la sigaretta elettronica in treno?
Questo è il paese dell’idiozia al potere. L’importante in Italia è creare una proibizione, dar luogo ad una interdizione . Proprio come nelle fiabe i cittadini sono trattati alla stregua di patetici sudditi ai quali si impartiscono ordini: da quelli accettabili e compatibili con la necessità di una civile convivenza, a quelli assurdi che hanno il sapore di vessazioni gratuite, ma sempre in nome della civile convivenza.
Prendiamo il caso delle sigarette elettroniche. Per quanto in espansione è un fenomeno ancora molto circoscritto, provate a contare in un ristorante o per strada, o in un bar le persone che hanno in mano una sigaretta elettronica e quelle che si appartano là dove è concesso per fumare una sigaretta vera , ovviamente i tabagisti sono più dei “virtualisti” o aspiratori di vapor acqueo aromatizzato. Molti di più !
Un tempo per i fumatori esistevano carrozze apposite nei treni, e prima ancora si poteva fumare ovunque, a parte il problema del fumo passivo ti impregnavi di un odore acre e tale odore dovevi sopportare per tutta la durata del viaggio. Brutta situazione, resasi ancora più fastidiosa dall’introduzione delle vetture sigillate, quelle che quando sei in viaggio, ma anche se sei fermo, non puoi aprire un finestrino far entrare un soffio d’aria, o far uscire un cattivo odore.
Quelle carrozze, tanto per intendersi,che il progresso ci ha messo a disposizione perché possiamo godere dell’aria condizionata in ogni stagione dell’anno, prendendo il mal di gola in estate per lo sbalzo di temperatura da fuori a dentro dove di solito si è investiti da spifferi gelidi; e facendo la sauna in inverno quando il riscaldamento è regolato su livelli compatibili con la Siberia per cui se viaggi in treno, anche se fuori è -2 devi vestirti pensando che dovrai spogliarsi per resistere a +25 per il tempo di viaggio e quindi tornare ai -2 quando, accaldato se non sudato, scenderai in stazione.
Sono quelle meravigliose carrozze di cui si godono anche i piccoli guai del malfunzionamento tecnologico, per cui il riscaldamento scatta in estate e tu cuoci fino a quando non si trova un controllore che rimedi girando la manopola lasciata sul caldo dall’inserviente che ha pulito il treno, tu nel frattempo non puoi cercare un minimo di refrigerio aprendo i finestrini perché sono sigillati! E lo sanno bene i poveretti che in estate si sono trovati vittime di un guasto, fermi in mezzo alla campagna chiusi ermeticamente in vagoni degni delle deportazioni d’altri tempi, senza acqua, senza un genere di conforto che facesse superare la sete. E lo sanno bene quelli, vittime di un guasto sotto una nevicata che in Italia blocca i treni per ore!
Bene, in questi vagoni ora non si può neppure fumare la sigaretta elettronica! ovviamente non sta scritto da nessuna parte, devi andare a leggerti le condizioni di trasporto dove una voce indica che è proibito fumare le sigarette a acqua!
Non è indicata la multa che possono elevare in caso di contravvenzione a questa idiozia che mi è stata spiegata dalla “controllora” , ovviamente solerte a sollevare il ditino e a farsi latrice di una proibizione, come precauzione perché non si sa se la sigaretta elettrica faccia male!
Ecco il gusto di introdurre una proibizione! Che di fatto significa esercitare un potere su qualcuno. Avrebbe senso, farlo se si fossero verificati casi di carrozze ferroviarie piene di fumatori virtuali, se si fosse vagamente dimostrato che il vapore sputato dal fumatore ad acqua effettivamente inquina l’ambiente circostante, (già perché a differenza della sigaretta a combustione quella elettronica non emama niente, mai, se non nell’atto di inspirare quindi l’ambiente è assolutamente preservato), mentre la nocività da accertare riguarda gli utenti, coloro che introducono in bocca e nell’apparato respiratorio il vapore aromatizzato. Se il pericolo fosse estensibile anche al vapore emesso dall’individuo che espira, bisognerebbe mette fuori legge tutti quelli con l’alitosi, dichiarare off limits la cucina di casa dove i vapori si sommano e mescolano pericolosamente fra brasati e tisane, acqua bollente per cuocere la pasta e vapori del forno!
Per non parlare delle cause di lavoro e della promozione a lavoro usurante e pericoloso per l’attività di cuochi e degli addetti alle cucine di alberghi e ristoranti che respirano tutto il giorno vapori acquei variamente aromatizzati!
Ecco in Italia, va così, la sigaretta elettronica si vende in farmacia, reca scritto sulla confezione che non nuoce alla salute e all’ambiente, ma se ne proibisce l’uso in treno e in aereo, perché non si sa se potrebbe, forse, chissà , fare male!
In un paese così, dove si inventa una proibizione , una restrizione, una interdizione, per ogni sciocchezza, seguendo la logica del non si sa mai, poi ci si stupisce se la gente finisce per fregarsene di tutte le regole. Quando le norme sono troppe e bizantine, esasperate, e al 90% inutili o vessatorie finisce che non vengono rispettate neppure quelle importanti.
Tipico dei momenti di decadenza, ipertrofia legislativa, che coincide con anarchica sostanziale che rende tutti virtualmente punibili!
Fonte: totalità.it