Basta timori: l’autostima è la chiave di una sana sessualità
C’è una sequenza indimenticabile di un film “Harry ti presento Sally”. In questa sequenza, l’attrice Meg Ryan simula un orgasmo smisurato, in un ristorante, per dimostrare la capacità di una donna a fingere l’orgasmo. Lui, Billy Crystal la guarda imbarazzatissimo. Si aggiunge a ciò, la battuta di una signora che rivolgendosi al cameriere gli dice “I’ll have what she’s having”, ovvero “Mi porti quello che ha preso la signorina.” Vi suggerisco di guardarlo su You Tube.
L’ansia da prestazione sessuale femminile, sebbene non impedisca di concludere il rapporto sessuale (a differenza di ciò che accade all’uomo per evidenti ragioni anatomiche, in quanto nell’uomo la mancata eccitazione ostacola l’erezione) provoca un sentito disagio durante e dopo il rapporto sessuale.
Sono sempre di più le donne (13%) che accusano un blocco nell’eccitazione sessuale dovuta all’ansia.
La fonte dell’ansia da prestazione sessuale per la donna è spesso simile alle stesse preoccupazioni maschili che coinvolgono l’aspetto esteriore del proprio corpo. Mentre gli uomini sono alle prese con le ansie legate alle “dimensioni” del loro pene, le donne temono che si veda la cellulite o il seno che sta “poco su”. Altro timore delle donne è di non essere mai abbastanza “sexy”, oppure c’è la paura di deludere le aspettative di un compagno che appare più esperto. Inoltre, l’imperante modello di Wonderwoman può indurre a voler essere “super” anche nella sessualità impedendo a se stesse di lasciarsi andare alle sensazioni, restando concentrate sul piacere invece che svolgere un “ennesimo” compito.
In questo modo si “disinnesca” il piacere. Per “riconnettersi” con il proprio piacere, occorre una maggiore autostima in se stessi, movimento fisico, avviare un dialogo aperto e sincero con il partner e … una dieta sana che favorisce una buona sessualità, ma di questo parleremo la prossima volta! Vuoi saperne di più su contraccezione e sessualità vieni a trovarci su http://www.mettiche.it